Quella di Frosinone è la provincia peggiore in Italia per la dispersione delle reti idriche. Il dato si attesta al 77,8%.
Lo certifica Legambiente che ha presentato il dossier “Acqua in Rete” nell’ambito della Giornata Mondiale dell’Acqua.
La Provincia di Latina è terza assoluta con il 70,3% di dispersione. La città metropolitana di Roma, con il 38% di acqua persa in rete, ha una dispersione oltre la media nazionale (che si attesta sul 37%).
Bene la Ciociaria, invece, per quanto concerne la Capacità depurativa. In provincia di Frosinone, infatti, il 91% delle utenze risulta allacciato ai depuratori: Roma si attesta sull’87%, Rieti all’ 84%, Viterbo all’82%. Peggio di tutte nel Lazio fa la provincia di Latina con appena il 74% delle utenze allacciate ai depuratori.
A livello regionale è buono, invece, il dato di consumo idrico a persona: Il Lazio, infatti, è tra le regioni più virtuose per consumi medi procapite con 133 litri ogni abitante. Roma, però, è il peggior capoluogo con 165,2 litri ogni abitante.
In provincia di Frosinone il consumo idrico si attesta ad appena 95,2 litri per abitante al giorno. A Latina sono 127,3 i litri per abitanti consumati al giorno.
Nel Lazio viene prelevata il 12,5% di tutta la risorsa idrica nazionale.
Alla luce dei dati contenuti nel dossier, soprattutto per il tema della dispersione, secondo il presidente di Legambiente Lazio, Roberto Scacchi, risanare gli acquedotti è una priorità assoluta prima di costruirne di nuovi che rischierebbero di svuotare le falde sotterranee e far precipitare la qualità biologica dei fiumi.