Ironizza sul nome il numero uno della sanità regionale. Alessio D’Amato spiega che è solo quetsione di coincidenza il fatto che il novavax il vaccino a base proteica che arriverà nel Lazio a giorni, punta a smuovere proprio lo zoccolo duro di chi fin’ora non si è vaccinato.
Il motivo è semplice , spiega D’Amato, perchè il novavax al di là dell’ironia fa parte della famiglia dei vaccini già ampiamente noti e collaudati negli anni, per cui chi ha avuto fin’ora paura del vaccino con tecnologia a mRNA, oggi con l’ultimo vaccino autorizzato in Europa da Ema e in Italia da Aifa, non ha proprio di che temere.
Nel Lazio sono circa 300mila le persone che si sono rifiutate di immunizzarsi e non hanno ricevuto neppure una vaccinazione e che avranno quindici punti dedicati alle somministrazioni novavax che partiranno nel Lazio a febbraio, secondo un piano in lavorazione proprio in queste ore.