E’ allarme nelle carceri del Lazio per il continuo sequestro di telefoni cellulari da parte della Polizia Penitenziaria. Sono diversi gli episodi nelle ultime ore denunciati dal Sappe.
Nel carcere di Frosinone, in particolare, ne sono stati sequestrati ben sei. Un altro è stato rinvenuto in un reparto dell’istituto penitenziario di Rebibbia.
L’appello di Donato Capece, segretario generale del SAPPE, è rivolto principalmente al Ministero della Giustizia ma coinvolge tutte le Istituzioni, in particolare la politica: “Servono deterrenti efficaci per stroncare il traffico illecito e inibire – dice – l’uso di telefoni cellulari in carcere”.
Per il sindacato serve la schermatura di tutte le Sezioni detentive e di tutte le altre aree che in un carcere vedono la presenza di detenuti è imprescindibile, cosi come serve anche potenziare gli organici della Polizia Penitenziaria.
Il Sappe fa notare come fino a poco tempo fa detenere e usare illecitamente un telefono cellulare in carcere non aveva alcuna conseguenza per i trasgressori.
Alla luce di questo il sindacato chiede provvedimenti legislativi e aggravanti disciplinari che inaspriscano le pene per chi tenta di introdurre telefonini in carcere e di chi li detiene irregolarmente.