ActionAid e Openpolis scattano una foto sulla gestione dei migranti in Italia attraverso una analisi dettagliata della situazione che si vive nei centri di accoglienza straordinaria, governativi e dei centri a gestione degli enti locali. L’obiettivo è fare luce su quanto accade alle persone richiedenti asilo e rifugiate in Italia, centro per centro, a partire dai dati ottenuti con richieste di accessi agli atti al Viminale.
Ma c’è anche un altro obiettivo : quello di portare alla luce una serie di dinamiche interne alla nazione in base alla quale vengono gestiti i migranti.
Il dato che balza subito all’occhio è che cresce in modo esponenziale il numero dei migranti convogliati nei i cas, i centri di accoglienza straordinaria, quelli che per intenderci vengono attivati quando il sistema primario e tradizionale è al collasso .
Ma se andiamo a vedere il numero delle presenze nei sai, ad esempio, o nelle altre strutture governative di accoglienza, si nota non solo una netta diminuzione delle presenze ma soprattutto un gran numero di posti vuoti.
La domanda dunque che si pone Action aid : se il sistema primario di accoglienza non è al collasso anzi è utilizzato solo per metà delle reali possibilita di utilizzo ( e a dirlo sono i numeri) perche attivare,. Mobilitare e creare dei centri di accoglienza straordinaria, affidando la gestione dei migranti a cooperative o addirittura a srl di vario genere?
Il Lazio ospita sul proprio territorio, nella prefettura di Frosinone, un solo Cas minori da 12 posti. Non mancano però minori inseriti in centri per adulti : erano 80 a fine 2023 di cui 47 accolti nella provincia di Roma, 23 in quella di Latina e 10 nel viterbese. Davanti a questi numeri la gestione appare irrazionale, spiega Actionaid: nello stesso momento, a fine 2023, nell’esigua porzione dei centri ordinari di accoglienza dedicata ai minori soli della Regione. si registrano 19 posti liberi.
Il Lazio vede un aumento del circuito straordinario di quasi 3.000 posti nel 2023. Complessivamente si contano 9543 posti disponibili : quasi il 58% di questi sono in grandi strutture. Quasi il 30% del sistema regionale dei Cas è gestito da soggetti for profit, col rischio che l’accoglienza venga ridotta a mero albergaggio, perdendo ogni speranza di integrazione: sono 2.808 i posti gestiti da Srl di vario genere, da agenzie viaggio a gestori di alberghi.
Insomma il dubbio dell’organizzazione mondiale è che nel nostro Paese faccia comodo a taluni presentare la questione migranti come una emergenza, nella quale coinvolgere un numero crescente di soggetti privati e cooperative – spesso sempre le stesse dice Actionaid, quando poi invece i centri ordinari di accoglienza sono sempre più vuoti.