Gli interessi delle organizzazioni criminali nella Regione, nel secondo semestre 2022, risultano agevolati dalla persistente crisi economica che continua ad accentuare il divario fra le attività di un tessuto imprenditoriale sano alla ricerca di una lenta ripresa e quelle avviate, o comunque incentivate, con il supporto delle ampie riserve di liquidità delle consorterie criminali. Inizia così il report della Dia relativo al semestre luglio/dicembre 2022.
Nella relazione inviata dal ministro dell’interno al parlamento il Lazio si conferma nel secondo semestre 2022 la seconda Regione d’Italia per numero di segnalazioni in funzione del rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, facendo registrare dati in ulteriore crescita
A riprova dell’andamento costantemente monitorato dall’U.I.F. circa le possibilità di contaminazione dell’economia legale, le risultanze investigative hanno cristallizzato la “riconducibilità mafiosa” di alcune attività imprenditoriali, soprattutto nei quartieri della movida con i più redditizi locali di intrattenimento, bar e ristoranti,
La criminalità organizzata non tralascia di attuare strategie di condizionamento nel settore degli appalti pubblici ritenendolo uno strategico e redditizio obiettivo. In questo insidioso sistema, la Prefettura, anticipando l’eventuale accertamento di responsabilità penali dei competenti uffici giudiziari, esegue interventi di assoluto rilievo sotto l’aspetto preventivo
Al riguardo, nel semestre in esame, sono state emesse diverse interdittive dalla Prefettura capitolina e da quella di Latina. Così come c’è da segnalare il 23 novembre lo scioglimento del Comune di Anzio, “ PER forme di ingerenza della criminalità organizzata questa la motivazione fornita dagli inquirenti.
Lo scenario criminale del Lazio si caratterizza poi per la presenza di una pluralità di organizzazioni mafiose, aventi differenti matrici, nessuna delle quali esercita in maniera monopolistica il controllo del territorio poiché le proiezioni delle mafie tradizionali coesistono e interagiscono con locali gruppi criminali ai quali, nel tempo, è stata attribuita l’aggravante del metodo mafioso o addirittura riconosciuta giudizialmente la qualifica di vere e proprie associazioni mafiose.
Il riconoscimento di associazione di tipo mafioso per il clan CASAMONICA è stato rinsaldato nel
semestre di riferimento dagli esiti processuali dell’operazione “Gramigna
Le realtà criminali autoctone anche in provincia di Latina e nel basso Lazio hanno dimostrato
nel tempo la capacità di determinare le condizioni di assoggettamento ed omertà al pari delle
organizzazioni tradizionali più note e meglio strutturate. I sodalizi CIARELLI, TRAVALI e DI
SILVIO mantengono la loro influenza sul tessuto economico e sociale del territorio.
Anche in questo territorio il traffico di stupefacenti rappresenta il fulcro più redditizio delle
varie compagini criminali, oltre alle classiche attività di usura ed estorsione. I settori dello
smaltimento dei rifiuti e del ciclo del cemento costituiscono un business importante, unitamente
a quello agricolo, in cui emerge il fenomeno del caporalato e delle agromafie
Anche nella provincia di Frosinone, dove la vicinanza con la camorra risulta determinante sugli assetti criminali locali, le consorterie continuano ad esercitare la propria influenza in numerosi settori dell’economia legale. In particolare, si rilevano interessi dei CASALESI, dei MALLARDO, degli ESPOSITO di Sessa Aurunca (CE), dei BELFORTE di Marcianise (CE)
Le attività criminali più diffuse nella provincia sono il narcotraffico, l’usura, le estorsioni, il riciclaggio, la gestione e il traffico illecito di rifiuti a cui si aggiunge uno spiccato interesse per il settore dei giochi e delle scommesse anche legali.
Fra le attività d’indagine di maggior rilevo nel semestre in esame, si segnala l’operazione “Ultima corsa” condotta dalla Polizia di Stato che, nel settembre 2022, ha colpito un sodalizio criminale operante a Sora (FR) dedito al traffico di stupefacenti, all’estorsione e all’usura