Cambiano le date per le prenotazioni dei vaccini. Da martedì infatti, fino a qualche ora fa, avrebbero potuto prenotare sia le persone nate negli anni 1962 e 1963, sia quelle nate tra il 62 ed il 71, ma con alcune patologie. Nella tarda mattinata di domenica però è arrivato il cambiamento: la Regione ha fatto slittare a venerdì 30 aprile l’avvio delle prenotazioni per i cittadini tra i 59 ed i 58 anni (1962-63).
Uno slittamento che permette appunto di concentrarsi su tutta quella platea di persone che tra i 50 ed i 60 anni presentano una serie di patologie che potrebbero prevedere una evoluzione più grave delle conseguenze del Covid. Si tratta di quelle persone che sono affette da: malattie respiratorie, cardiocircolatorie, neurologiche, diabete o altre endocrinopatie, Hiv, patologie renali, ipertensione, malattie autoimmuni, epatiche, cerebrovascolari ed oncologiche. Persone non estremamente fragili, ma che hanno uno specifico codice di esenzione.
Il tutto in un panorama in cui sono state somministrate oltre 1 milione e 725 mila dosi, numeri che, rispetto ai prenotati, portano gli over 80 ad aver ricevuto il 99% delle prime dosi ed il 77% delle seconde. Il 25% della popolazione ha ricevuto la prima dose e l’11% la seconda. Inoltre, i medici di base potranno consultare la lista dei propri assistiti e se c’è chi ancora non è vaccinato o addirittura prenotato, prenderlo in carico per ottimizzare la campagna. Il Lazio – ha detto D’Amato – è pronto anche ad inoculare 100 mila dosi al giorno.