Ogni cittadino italiano, in un anno, ha prodotto circa 500 chilogrammi di rifiuti. In Ciociaria siamo stati più bravi, oppure più attenti e meno spreconi: infatti, nel centro Italia, Frosinone è l’unica provincia con una produzione sotto i 400 chilogrammi per abitate.
A fare una fotografia della situazione è il Rapporto “Rifiuti urbani 2020R dell’Ispra – Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
I dati dicono che nel 2019 la produzione di rifiuti urbani cresce solo al Nord con quasi 14,4 milioni di tonnellate di rifiuti (+0.5%), mentre è in calo al Centro con circa 6,6 milioni di tonnellate (-0,2%) e al Sud con 9,1 milioni di tonnellate (-1,5%).
Tra il 2018 e il 2019, 13 Regioni italiane, in particolare quelle meridionali, fanno rilevare un calo della produzione dei rifiuti urbani. Aumenta invece la produzione nelle Regioni settentrionali, mentre al Centro solo il Lazio evidenzia un incremento della produzione di Rifiuti Urbani (+0,4%).
La produzione pro capite più elevata si conferma in Emilia Romagna. Tra le altre Regioni con un pro capite superiore a quello medio nazionale c’è anche il Lazio.
A livello provinciale le tre Province che producono più rifiuti si trovano in Emilia Romagna: Reggio Emilia, con 774 kg per abitante per anno. Sono invece tutte localizzate nel Sud Italia le Province con i più bassi valori di produzione pro capite: Potenza con 322 kg. Per quanto riguarda il Centro Italia, Frosinone, con un pro capite di 368 kg, è l’unica provincia con una produzione sotto i 400 kg/abitante.
A livello nazionale aumenta ancora la raccolta differenziata a +3,1% in un anno. Il Sud Italia supera per la prima volta il 50% di raccolta differenziata confermando il trend di crescita degli ultimi anni.