Lazio – Report Cittadinanzattiva: “A Frosinone l’acqua più cara d’Italia”

Frosinone resta la città più cara tra i capoluoghi di provincia come tariffe idriche. E’ quanto certifica il rapporto “Acqua 2025” di Cittadinanzattiva che ogni anno monitora la situazione del servizio idrico in Italia attraverso i dati forniti da ISTAT. Nel capoluogo ciociaro infatti, secondo i calcoli effettuati su due ipotesi di consumi, non ci sono assolutamente rivali.

Ipotesi A: una famiglia di Frosinone che consuma 182 metri cubi di acqua all’anno nel 2024 ha pagato 917 euro con un aumento rispetto all’anno precedente del 5,8%, nel 2023 infatti erano stati pagati 867 euro. Al secondo posto Grosseto con 821 euro. Ipotesi B: una famiglia di Frosinone che consuma 150 metri cubi è sempre quella che consuma di più in Italia, ovvero 704 euro, anche qui con un aumento del 5,8% rispetto all’anno precedente. In questo caso la città al secondo posto è Pisa, con 634 euro di spesa in un anno.

Paradossale la differenza tra Frosinone e Latina. A parità di consumi – ovvero 182 metri cubi l’anno – una famiglia che vive nel capoluogo pontino consuma in media 547 euro in meno, con una spesa di 370 euro. A 150 metri cubi il consumo a Latina è di 402 euro in meno, con 302 euro di spesa annuale. Nel capoluogo pontino tra il 2023 ed il 2024 la spesa dell’acqua è scesa considerevolmente. Del 37,5% in meno nel caso dei 182 metri cubi e del 39,1% nel caso dei 150 metri cubi.

C’è una cosa su cui, nel campo idrico, Frosinone è messa meglio di Latina? Secondo cittadinanzattiva sì. Si tratta della dispersione idrica. Nel capoluogo ciociaro infatti questa si attesta al 55,1%, mentre a Latina è al 67,7%. Se però dobbiamo metterci ad esultare per il fatto che più della metà dell’acqua si perde nelle con-dotte, siamo davvero messi maluccio.