Lazio – Truffe nella prenotazione delle vacanze, i più esposti sono i giovanissimi. Ecco i consigli di Polizia e Airbnb

Dalle frodi con le carte di credito al pishing sui social. Continua a crescere il fenomeno delle truffe online. E , nonostante siano generazioni nate con il digitale, a sorpresa a essere maggiormente vittime di questi fenomeni, sono la Generazione Z, ovvero i nati dal 1995-2010 in poi, e Millennial, quella nati tra il 1080 e il 1994.
È quanto emerge dall’analisi di Polizia di Stato e Airbnb che, alla vigilia dell’estate e delle prenotazioni delle vacanze, hanno rinnovato la collaborazione per aiutare i cittadini a riconoscere ed evitare i malintenzionati in rete. Il testimonial della campagna è Marco Camisani Calzolari, che già collabora con la Polizia di Stato sul tema delle truffe online.
L’anno scorso si è registrato un considerevole aumento dei tentativi di truffa online in Italia, + 6% dal 2022 al 2023 e un conseguente incremento del denaro sottratto, che è passato da 114 milioni di euro a 137 milioni (+20%). Sono invece 2.500 i siti di phishing individuati e bloccati da Airbnb solamente negli ultimi 12 mesi. Anche se nate e cresciute nell’era digitale, le nuove generazioni sono meno attente quando si tratta di sicurezza online. Secondo Consumerismo, 1 italiano su 5 dichiara di aver subìto almeno una truffa mentre faceva acquisti in rete, percentuale che sale al 33,1% nella fascia d’età 25-34 anni: ciò significa che 1 giovane su 3 è caduto nelle “trappole” dell’e-commerce.[2] L’Italia non fa eccezione rispetto all’Europa.
Come evitare, allora, le truffe online? Anzitutto bisogna controllare l’indirizzo del sito web. Che si uti-lizzi un computer o uno smartphone, meglio verificare di stare prenotando attraverso la piattaforma ufficiale. La soluzione è utilizzare l’app Airbnb o andare direttamente sul sito web per assicurarsi di essere sul sito ufficiale (www.airbnb.it). Non cliccare su link sconosciuti. Diffidare di offerte troppo convenienti o richieste di caparra. Non pagare mai con bonifico bancario. Si tratta di uno strumento di pagamento non consentito da Airbnb. Meglio utilizzare la carta di credito, che offre più tutele. Si deve prenotare, pagare e comunicare solo sulla piattaforma. Controllare poi le recensioni. Alcuni semplici consigli per non rovinarsi, davvero, le tanto agognate vacanze.