“Mussolini, è uno statista come lo sono stati anche Cavour, Stalin e tutti gli uomini che hanno occupato posi-zioni di Stato: è la prima definizione di ‘statista’ sul dizionario. E poi a proposito di scuola la proposta di classi separate per i disabili: che – si legge – “aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare”.
Sono questi i passaggi discussi dell’intervista che il generale Roberto Vannacci, candidato con la Lega di Sal-vini alle elezioni europee di giugno, ha rilasciato a La stampa.
Passaggi che hanno innescato polemiche da diversi fronti, anche politici.
A prendere netta posizione subito dopo le parole del generale sono stati il deputato di FDI Luciano Ciocchetti, Vice Presidente XII Commissione Affari Sociali e l’Assessore al sociale della Regione Lazio in forza a FDI Massimiliano Maselli.
“In riferimento alla recente intervista del Generale Vannacci riguardo alla disabilità, ci siamo trovati di fronte a delle dichiarazioni che sfidano i principi fondamentali di inclusione e dignità umana.” Questo è l’incipit della note firmata da entrambi gli esponenti fdi che aggiungono “È con profonda convinzione che ribadiamo l’importanza di un approccio che ponga al centro la persona, senza distinzioni o discriminazioni. Le politiche del Governo nazionale e della Giunta Rocca si ergono su valori di integrazione, inclusione sociale e solidarietà, promuovendo azioni concrete per favorire l’inclusione e il benessere di tutti i cittadini, inclusi coloro che sono più vulnerabili.”
Per Ciocchetti e Maselli dunque l’integrazione è l’unico pilastro su cui dovrebbe fondarsi ogni politica volta al benessere della società.
Non sono i soli a pensarla osì. Dal momento che le parole di Vannacci, sia quanto riguarda la figura di Mussolini che le classi separate per disabili, nonostante le spiegazioni fornite dal generale, non hanno limitato polemiche e discussioni sociali, mediatiche e politiche, e non solo da parte dell’opposizione.