L’attacco ai sistemi informativi della Regione Lazio è continuato anche nella notte tra lunedì e martedì. Lo ha detto il governatore Zingaretti durante la trasmissione Rai Agorà precisando precisato un concetto essenziale: la campagna vaccinale nel Lazio non è bloccata.
Da qui il suo appello a tutti i cittadini che hanno la prenotazione di recarsi nei centri vaccinali. E’ sospesa la prenotazione fino a nuovo ordine – ha ribadito Zingaretti – ma presto riattiveremo anche questa”. La Regione confida nei prossimi giorni di riaprire il portale delle prenotazioni.
Secondo Zingaretti quello che è avvenuto ci proietta in una situazione nuova per il Paese. L’obiettivo del Paese è quello di correre sulla cybersecurity.
«Ad ora nessun dato, né della sanità né del capitolo finanze-economia, è stato trafugato – sottolinea – ma ci troviamo di fronte a qualcosa di molto preoccupante. I dati sono tutti in sicurezza, c’é una trasmissione al centro nazionale per avere anche la possibilità di avere il green pass. I dati andranno ora trasferiti su altre piattaforme esterne”.
Il primo attacco al Ced vaccinale della Regione Lazio, intanto, è partito da Frosinone: lo ipotizzano gli inquirenti che stanno cercando di capire chi si cela dietro questo atto.
Secondo quanto emerso gli hacker sono entrati usando le credenziali di un dirigente regionale in servizio a Frosinone nella struttura di Via Veccia. Sono penetrati nel sistema usando user e password di quel computer.
Secondo gli inquirenti il pc non era protetto dall’autenticazione a due fattori, quel metodo che, oltre alla password, chiede di confermare la propria identità in altro modo.