Una vita di una giovane di appena 28 anni può valere soltanto 1500 euro? La comunità di Minturno e di Scauri si è svegliata tormentata da questo angosciante interrogativo a poche ore dall’omicidio di Cristiano Campanale, l’ìmprenditore di Minturno travolto frontalmente sul marciapiedi di Via Antonio Sebastaiani, a Scauri, dalla Ford Fiesta a bordo della quale vi era Eduardo Di Caprio, il commerciante di 35 anni arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Formia con la grave accusa di omicidio volontario. Quanto è avvenuto poco dopo le 18.30 lo stanno ricostruendo i militari del Maggiore David Pirrera ma, alla luce delle testimonianze oculari di diversi cittadini e commercianti e del sistema di video sorveglianza della zona, l’investimento mortale operato da Di Caprio essere stato premeditato. E la ragione sarebbe esclusivamente di natura economica. I due avrebbero litigato nella tarda mattina di venerdì nella vicina piazza Rotelli. Di Caprio avrebbe chiesto a Campanale la restituzione di un prestito di circa 1500 euro che avrebbe erogato a lui e al fratello Andrea, di 22 anni, relativamente a due attività economiche nel frattempo avviate, una pizzeria, co gestita con il padre nel centro storico di Minturno, e un pub nella zona della movida di Largo Paone a Formia. Di Caprio e Campanale – secondo una ricostruzione effettuata dai Carabinieri – si sarebbero dati appuntamento per un definitivo chiarimento presso l’attività dell’investitore – una rivendita di prodotti surgelati – in via Sebastani. E vi avrebbe dovuto partecipare anche il fratello minore della vittima. I Carabinieri sostengono che anche Andrea era finito nel mirino di Di Caprio riuscendo a salvarsi miracolosamente solo schivando la Ford Fiesta killer. Il commerciante avrebbe tentato di aggredirlo con un crick prima di essere fermato e immobilizzato da alcuni passanti terrorizzati. Per Cristiano non c’è stato nulla da fare: è deceduto sul colpo per una copiosa emorragia celebrale causato dall’urto dell’utilitaria. Il magistrato titolare delle indagini, il sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo, intende chiarire le modalità della tragedia ed in quest’ottica nominerà un medico legale di fiducia per lo svolgimento dell’autopsia. L’investitore, difeso dall’avvocato Domenico Iaderosa, è stato associato presso il carcere di Roma e ai Carabinieri, provato ma lucido, non ha voluto dire, spiegare nulla su quanto avvenuto. Intanto sul luogo della tragedia è giunto il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli che ha deposto un fascio di fiori con un’eloquente scritta: “Dai la forza alle persone che amavi di continuare a vivere”