Due uomini ed una donna indagati in concorso per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione: secon-do le accuse erano loro a capo del night club di Monte San Biagio dove avvenivano le prestazioni sessuali e su cui i carabinieri di Terracina hanno apposto i sigilli.
Per uno dei tre, un uomo di 76anni proprietario e gestore del locale a luci rosse, c’è anche l’aggravante della recidiva reiterata specifica e infraquinquennale.
Le indagini cooridinate dalla procura della repubblica di Latina e condotte dai militari dell’aliquota operativa del nor sono partite nel novembre dello scorso anno a seguito della denuncia di uno dei clienti del locale che aveva raccontato agli inquirenti di essere rimasto intrappolato in una sorta di spirale da cui non riusciva ad uscire, fatta di continui esborsi di denaro, arrivando a spendere nel tempo circa 15mila euro.
Le investigazioni fatte di intercettazioni , pedinamenti e video riprese, anche all’interno del night hanno docu-mentato fino a marzo scorso la quotidiana attivtà di prostituzione da parte di 7 donne, tutte straniere (america latina o est europa) domiciliate a Roma e reclutate di volta in volta dal festore del locale oppure dagli altri due indagati che facevano da intermediari, con il compito di accompagnare le donne da Roma al night di Monte San Biagio. Servizio questo che poi veniva liquidato dal gestore stesso.
Le somme sborsate dai clienti finivano al 76enne che, in base alle consumazioni che ciascuna ragazza riusciva a far fare ai suoi clienti, pagava poi le donne anche 400 euro a testa per ogni sera.
Il 76enne è finito ai domiciliari, mentre gli altri due indagati hanno l’obbligo quotidiano di presentarsi alla polizia giudiziaria. Il locale invece è stato sequestrato.