Per gli inquirenti non vi è alcun dubbio: è lui ad aver causato l’incendio che lo scorso 26 Agosto divampò nel territorio di Monte San Giovanni Campano, nella zona della Bagnara.
Si tratta di un cittadino straniero di 33 anni che è stato denunciato dai carabinieri Forestali di Veroli con l’accusa di incendio boschivo colposo.
Cosa era accaduto quel giorno ? Secondo i militari l’uomo mentre era intento a bruciare alcune scatole di cartone, senza alcun tipo di protezione, aveva perso il controllo delle fiamme.
II rogo si era propagato velocemente innescando il maxi incendio che aveva distrutto oltre 20 ettari tra bosco ed uliveti.
Un incendio durato quasi due giorni e che aveva visti impegnati per le operazioni di spegnimento i vigili del fuoco del Comando provinciale di Frosinone e personale della Protezione Civile.
Erano stati utilizzati anche alcuni canadair per avere ragione delle fiamme. Le lingue di fuoco avevano lambito anche le diverse abitazioni presenti. Con un grande colonna di fumo visibile anche dai paesi limitrofi.
Le operazioni di spegnimento erano state complesse e delicate. Una volta spento il rogo, ed una volta ricevuta la relazione da parte dei vigili del fuoco, le indagini dei carabinieri forestali erano partite in maniera spedita.
Dopo meno dieci giorni il cerchio si è chiuso. Gli inquirenti hanno ricostruito quello che ritengono essere l’esatto quadro della situazione.
Secondo le accuse il 33enne ha agito con imperizia nel bruciare quelle scatole di cartone da cui si è innescato l’incendio. Per questo l’uomo è stato denunciato.
L’operazione condotta in queste ore è anche l’occasione per ricordare come nel periodo di massimo rischio per gli incendi, dal 15 giugno al 30 settembre, sia fatto assoluto divieto di bruciare qualsiasi tipo di materiale vegetale. Pr i trasgressori ci sono conseguenze sia amministrative sia penali.