La Regione Lazio ha scelto uno dei due comuni laziali sciolti per mafia per presentare il VII rapporto mafie nel Lazio .
Già illustrato nello scorso mese di ottobre , oggi il focus è ricaduto sulle condizioni del territorio a sud di Roma e a nord di Latina.
Il rapporto evidenzia infatti che “sul litorale romano, a sud di Ostia, c’è una convivenza di più organizzazioni di tipo mafioso in aree territoriali limitate ciò avviene in Ardea, Pomezia, Anzio, Nettuno dove si alleano per singoli, business oppure si federano famiglie come quella dei Fragalà, dei casalesi, degli Esposito, dei Gallace e dei Bellocco. Questa convivenza pacifica – prosegue il rapporto – ha portato a costituire uno straordinario laboratorio criminale nei comuni di Pomezia, Ardea, Anzio, Nettuno e Aprilia laddove le stesse consorterie criminali – come testimoniato da molteplici indagini e sentenze – hanno mutuato dalle associazioni mafiose tradizionali l’uso del metodo e una cura delle relazioni con i funzionari della pubblica amministrazione”.
L’obiettivo della presentazione di Nettuno è mantenere sempre acceso il faro della legalità e del rispetto, come ha sottolineato il presidente vicario della regione Daniele Leodori che ha poi spiegato come in questi 10 anni di amministrazione, la regione si era posta la missione – centrata – di fare luce sulla presenza delle organizzazioni criminali . Ringraziando poi magistratura e forze dell’ordine, Leodori ha ribadito, alla luce delle notizia ultime che riguardano il commissariamento anche di Anzio per mafia, massimo impegno e collaborazione per contrastare ogni forma di criminalità.