Beni mobili e immobili, per un valore di 700 mila euro, so-no stati sequestrati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma
a un uomo di Nettuno, titolare di un’autocarrozzeria.
Il soggetto si trova al momento in carcere. L’uomo ha preceden-ti per ricettazione, truffa, reati ambientali e porto abusivo d’armi. Era stato già colpito nel 2013 da un’analoga misura e a luglio di quest’anno era stato arrestato, insieme ad altre due persone, poiché accusato di truffe ai danni di compagnie di as-sicurazione.
Il decreto di sequestro, eseguito dai finanzieri, è stato emesso
dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma. È l’epilogo degli accertamenti economico-patrimoniali svolti dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Nettuno che, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Velletri, hanno
appurato una rilevante sproporzione tra i redditi dichiarati al Fisco e il patrimonio accumulato negli anni dall’uomo, parte del quale – dice l’accusa – fittiziamente intestato a propri fami-liari.
A fronte di un reddito medio dichiarato negli ultimi dieci anni di 16.000 euro, il titolare dell’autocarrozzeria aveva un tenore di vita e ricchezze nettamente superiori. Gli investiga-tori ipotizzano che l’uomo vivesse anche con i proventi delle attività delittuose.
Il provvedimento di sequestro ha riguardato 18 autovetture, fra le quali alcune di grossa cilindrata e d’epoca, un apparta-mentoe tre terreni, un natante, sette polizze vita e le quote della società, cui è riconducibile l’attività di autocarrozze-ria.
Oltre al sequestro il Tribunale ha disposto l’amministrazione giudiziaria di quest’ultima, istituto previsto dal c.d. Codice Antimafia con l’intento di ricondurre la gestio-ne delle attività economiche infiltrate dalla criminalità
organizzata ai canoni di legalità, salvaguardando i posti di la-voro.