CASSINO – 19 NOV – Vendite Alfa Romeo, torna il segno positivo, anche a doppia cifra, ma non basta per salvare un anno che si appresta a diventare uno dei peggiori degli ultimi tempi. In questo ottobre le produzioni di Cassino infatti sono cresciute dell’11,4% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, con 4267 unità immatricolate in tutta Europa.
Il solo mercato italiano pesa quasi per metà delle vendite registrate a livello continentale, con 1900 immatricolazioni che sono pari al 44% del totale di quelle europee. Buone performance sono state registrate anche in altri mercati come quello tedesco, dove il dato è cresciuto del 71% con 468 unità, risultati positivi anche dalla Francia con un +35% e dalla Spagna dove i numeri sono cresciuti del 45%.
Come detto però questi numeri non potranno evitare lo sfacelo della prima parte dell’anno. Facendo il confronto con due anni fa infatti i dati ci parlano di un calo di circa 2000 unità immatricolate in meno. Il dato parziale sui primi dieci mesi dell’anno è quello peggiore: il marchio ha infatti venduto circa 45 mila unità in tutta Europa registrando un calo del 39% rispetto ai risultati dello stesso periodo dello scorso anno, quando il totale di unità vendute sfiorò quota 75 mila.
Anche sul dato annuale il peso dell’Italia è notevole: il nostro mercato, con oltre 21 mila unità vendute, vale circa il 46% del totale delle vendite di Alfa Romeo in Europa. Il secondo mercato europeo di Alfa Romeo è ora la Germania, seguita dalla Spagna. La casa del biscione dovrebbe chiudere il 2019 con meno di 56 mila unità vendute facendo quindi registrare un risultato inferiore rispetto a quello del 2015, l’anno che ha preceduto il tentativo di rilancio del marchio.
Numeri che ben fanno capire perché a Cassino si sia ormai sfondato il dato record dei cento giorni di cassa integrazione perché il problema serio è sempre lo stesso: se non si vende non si produce e se non si produce scattano gli ammortizzatori sociali.