CASSINO – 07 OTT – Circa tre ore di prove, misurazioni, analisi. Una vera e propria anatomia del luogo e dei momenti in cui ha trovato la morte Fabrizio Greco, l’operaio 40enne morto una settimana fa nei capannoni dello stampaggio a freddo del centro presse FCA di Piedimonte San Germano. Il sopralluogo svolto oggi sul luogo dell’infortunio mortale è servito ai tecnici per ricostruire quei momenti tra le 3 e le 3:10 in cui il povero operaio è stato travolto dallo stampo vicino al quale stava lavorando.
Il sopralluogo è stato guidato dal consulente della Procura, Cesare Mirabelli, insieme ai consulenti nominati dai legali degli imputati. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Sandro Salera, Paolo Marandola oltre ai legali dello studio Anfora di Torino. All’accertamento ha partecipato anche il consulente di fiducia della famiglia di Fabrizio Greco, assistita come parte civile dall’avvocato Romano Antonio Greco.
I tecnici hanno fatto diverse prove con i macchinari in movimento, hanno simulato le oscillazioni e gli spostamenti avvenuti quella notte, per poi misurare ogni angolo del luogo della morte, ipotizzando diversi scenari. Per le conclusioni si dovranno attendere almeno tre mesi: il consulente infatti ha 90 giorni, dal momento dell’incarico, per consegnare i risultati della perizia. Ad essa verranno aggiunti anche i pareri dei vari consulenti di parte.
L’obiettivo è quello di arrivare alla verità, per chiarire in maniera definitiva se ci siano responsabilità per la morte di un operaio, di un marito, di un papà, che non è più tornato a casa dal turno di notte in fabbrica.