Il prossimo 1 dicembre inizierà davanti la Corte d’Assise d’appello di Roma il processo di secondo grado nei confronti di Donatella Di Bona, la giovane di 28 anni di Piedimonte San Germano che nel primo pomeriggio del 17 aprile 2009 avrebbe soffocato mortalmente il primogenito Gabriel. I legali della donna, gli avvocati Lorenzo Prospero e Chiara Cucchi, hanno chiesto in un ricorso presentato lo scorso 6 settembre che venga riformulata la sentenza a 30 anni di reclusione emessa il 12 novembre scorso dal Gup del Tribunale di Cassino Domenico Di Croce al termine del rito abbreviato. Nei giorni scorsi il compagno della donna, Nicola Feroleto, aveva ottenuto dalla stessa Corte d’Assise d’appello l’annullamento della condanna di primo grado all’ergastolo. Il 53enne muratore di Villa Santa Lucia dovrà scontare ora 24 anni di carcere.