Avrebbero preferito essere in cartiera a lavorare, invece si sono ritrovati in strada.
Sono i lavoratori della Reno De Medici di Villa Santa Lucia che, a centinaia, hanno dato vita ad un sit-in davanti alla sede del Cosilam per chiedere che la propria fabbrica riprenda a produrre. La cartiera è ferma da venerdì a causa del sequestro del depuratore consortile e i lavoratori sono in cassa integrazione. La volontà del Cosilam è quella di trovare una soluzione e farlo velocemente, tutelando sia l’aspetto ambientale che quello occupazionale. E mercoledì presenterà ricorso al riesame.
«E’ una situazione che desta grande preoccupazione – ha affermato il presidente del Cosilam, Marco Delle Cese – Sappiamo che uno dei problemi importanti sono i titoli autorizzativi che prevederebbero investimenti sullo stabilimento. Noi non possiamo fare altro che chiedere un iter straordinario. Vogliamo che i tempi siano ristretti al massimo in modo che l’azienda abbia risposte rispetto a investimenti che vuole e deve fare. Il Cosilam è a completa disposizione, le nostre risorse sono a disposizione del territorio e quindi anche per l’area che riguarda la cartiera. Si tratta di un insediamento produttivo del quale è impensabile privarci, per questo siamo a completa disposizione sia tecnicamente e che finanziariamente».
Presenti alla riunione anche il sindaco di Villa Santa Lucia Antonio Iannarelli, di Cassino Enzo Salera e di Pignataro Giovanni Murro che hanno ribadito l’urgenza di avere una delega per l’uso del depuratore anche alla cartiera, come fatto per le altre aziende. A preoccupare sono proprio le tempistiche , i sindacati hanno anche chiesto un incontro al ministero dello sviluppo economico. E i lavoratori non dormono sonni tranquilli.
Sulle tempistiche eccessivamente lunghe per le autorizzazioni ambientali e sui depuratori consortili è intervenuta anche Unindustria che, nello caso specifico, ha proposto l’unione dei 2 depuratori (quello Cosilam e consorzio per lo sviluppo industriale Frosinone) per ottimizzare per rispondere in maniera efficiente alle esigenze sia delle imprese che degli scarichi civili, massimizzando i benefici ambientali e dotando il territorio di un elemento strategico di sviluppo.