I laboratori erano in casa: soggiorni trasformati in locali per la produzione di sigarette di contrabbando. Tanti gli acquirenti che compravano pacchetti a tre euro, la metà del prezzo sul mercato regolare. La Guardia di Finanza del Gruppo di Cassino ha ricostruito in questo modo quello che succedeva in due abitazioni di Ceprano e Pontecorvo: secondo le loro ipotesi due coppie preparavano in casa le sigarette di contrabbando dopo aver acquistato il tabacco da un fornitore di Avezzano, che li riforniva periodicamente. Durante le perquisizioni i finanzieri, coordinati dal tenente colonnello Rapuano, hanno sequestrato decine di chili di tabacco, nonché materiale per la lavorazione e il confezionamento delle sigarette.
Grazie alla collaborazione dei finanzieri di Rieti, è stata eseguita anche una perquisizione a nei locali che l’abruzzese utilizzava: anche in questo caso è stato sequestrato un ingente quantitativo di tabacco e, secondo gli investigatori, è stato anche rilevato come, nell’ultimo periodo, l’uomo avesse venduto oltre 2 tonnellate del prodotto.
In tutto sono stati sequestrati 350 chilogrammi di tabacco sfuso, oltre 2.500 sigarette predisposte per la vendita, 47.000 sigarette vuote complete di filtro nonché macchinari per la trinciatura del tabacco ed il confezionamento di sigarette; cinque persone in tutto, le due coppie di coniugi ciociari e il fornitore abruzzese, sono stati denunciati per contrabbando.