Pontecorvo ha deciso: le scuole riprenderanno con la didattica in presenza non prima del 18 gennaio. Una data che però potrebbe slittare ancora se Regione Lazio e Provincia di Frosinone non risolvono il nodo relativo al trasporto locale.
E’ quanto è emerso dalla riunione in sala consiliare di venerdì mattina alla presenza di maggioranza, opposizione, sindaco, presidi di tutte le scuole del territorio, e di una rappresentanza dei genitori degli studenti.
E così si è deciso di differire il ritorno a scuola in presenza, intercettando i timori espressi da più parti.
Il problema non è solo incentrato sulla curva del contagio che sale sul territorio ma è anche e soprattutto relativo al trasporto dei ragazzi delle superiori che dovranno dividersi in due gruppi d’entrata e d’uscita.
Ma al momento non sono state pianificate doppie corse. In sintesi spiega il sindaco Anselmo Rotondo, gli studenti che dovranno entrare nel secondo turno, quindi alle 10, e che arrivano a Pontecorvo da Ceprano, Pico, San Giovanni Incarico, hanno solo una corsa a disposizione, alle 7e10. Starebbero così quasi tre ore liberi, a spasso per la città, creando rischio assembramenti. Quindi il trasporto locale va ripensato e calibrato alle nuove esigenze scolastiche, altrimenti il comune di Pontecorvo si dice pronto a prendersi ancora altro tempo rima di permettere agli studenti di tornare tra i banchi.
Unica eccezione alla delibera del sindaco è consentita ai ragazzi fragili che ciascuno preside può autorizzare a svolgere l’attività didattica in presenza, qualora lo si ritenga necessario.
Inoltre, spiega Rotondo, le segreterie scolastiche resteranno aperte per consentire le operazioni di iscrizione, essendo gennaio il mese dedicato a pianificare l’anno scolastico successivo.