Il Lazio è la prima Regione a sottoscrivere un accordo quadro dopo l’ufficializzazione del decreto per la cassa integrazione con cui sostenere le imprese costrette a fermarsi per rallentare la diffusione del Covid-19. La firma sotto all’intesa è arrivata dopo ben 10 ore di trattativa tra Regione, sindacati, imprese. Il documento definisce i criteri di utilizzo della Cassa in deroga, al Lazio sono destinati in una prima tranche 144,45 milioni di euro.
A tenere le fila del tavolo è stato l’assessore al Lavoro Claudio Di Berardino. Possono beneficiare della cassa le imprese anche sotto i cinque dipendenti, appartenenti a ogni settore produttivo e con sede operativa nel Lazio. Sono esclusi invece i lavoratori domestici per i quali la Regione Lazio “sta studiando altre forme di sostegno” spiega l’assessore. La Regione, i sindacati e le associazioni degli imprenditori hanno elaborato un modello che permette di definire in tre giorni al massimo gli accordi tra ogni singola azienda e le sigle sindacali di categoria. Inoltre l’accordo non è richiesto per i datori di lavoro che occupano fino a cinque dipendenti.
La cassa in deroga va a coprire i lavoratori che non potevano ricorrere alla Cassa ordinaria. Anche nel Lazio il provvedimento avrà una durata massima di 9 settimane. Tra gli altri aspetti da sottolineare “come Regione – evidenzia l’assessore Claudio Di Berardino – abbiamo richiesto al Ministero del Lavoro precisi chiarimenti a partire dalla possibilità di estensione dell’ammortizzatore sociale anche per i dirigenti. E poi strumenti di sostegno al reddito anche per i lavoratori a tempo determinato che hanno cessato il loro rapporto di lavoro in questo periodo nell’ottica di includere tutti e non lasciare escluso nessuno”.
La regione inoltre sta lavorando per riuscire ad inserire nella Cassa anche i lavoratori che erano stati assunti dopo il 23 febbraio e quelli che sono coinvolti nei cambio appalto. Le domande possono essere inviate a partire dalle ore 14 di oggi tramite la piattaforma dedicata. Le pratiche verranno lavorate in base all’ordine di arrivo, entro 48 ore si prevede l’invio all’Inps.