ROCCA DI PAPA – 21 GIU – Come il comandante di una nave che affonda era stato l’ultimo ad uscire dal comune. Oggi una intera comunità piange il suo primo cittadino. “Il sindaco di Rocca di Papa è deceduto. Nelle ultime ore le sue condizioni si erano aggravate a causa di una sopraggiunta crisi respiratoria e dal quadro derivante dalle infezioni delle lesioni riportate dovute alla lunga permanenza nel luogo dell’incendio. Si esprime un sentimento di profondo cordoglio ai famigliari e tutta la comunità di Rocca di Papa”. E’ questo il comunicato diramato all’alba dalla Asl Roma 2, con cui è stata resa nota la notizia della morte del primo cittadino Emanuele Crestini.
Ricoverato al centro Grandi Ustioni dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma, Crestini era rimasto coinvolto nell’esplosione di un palazzo del municipio di Rocca di Papa. Il sindaco aveva riportato ustioni sul 35% del corpo. Era stato l’ultimo a lasciare l’edificio, dopo aver fatto uscire dipendenti, consiglieri e cittadini. Quattro giorni fa era morto il suo delegato, Vincenzo Eleuteri, anche lui rimasto gravemente ferito nell’esplosione.
Tantissimi i messaggi di cordoglio, a partire dal presidente della regione Zingaretti che lo definisce “esempio di umanità”, passando per il presidente del consiglio regionale Buschini che parla di “Eroe della comunità”. Il saluto commosso è arrivato anche dal sindaco di Roma Raggi. Nell’esplosione oltre al sindaco e al suo delegato, erano rimaste ferite altre 16 persone tra cui una bimba di cinque anni.
Il tutto era nato dal foramento di un tubo del gas durante alcuni lavori di manutenzione effettuati da una ditta molisana, lavori per i quali si era proceduto ad una indagine preliminare affidata ad una ditta di Monte San Giovanni Campano. Gli indagati sono tre: il responsabile della ditta ciociara, un uomo di Monte San Giovanni Campano; suo fratello incaricato delle operazioni ed un geologo comunale. La loro posizione ora si aggrava.