Schiaffi e punizioni ai bambini e ai ragazzini ospitati in una casa famiglia di Roccassecca. E’ la pesante accusa a carico di un operatore 56enne, che lavora all’interno della struttura in questione.
L’uomo è stato sospeso dall’esercizio del pubblico servizio: non potrà svolgere la sua mansione presso scuole di ogni ordine e grado ed istituzioni o altre strutture pubbliche o private frequentate prevalentemente da minori.
Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri della Compagnia di Pontecorvo, diretti dal capitano Tamara Nicolai.
La misura arriva al termine di un’intensa attività investigativa condotta dagli stessi militari, coadiuvati dai colleghi della stazione di Roccasecca. Indagine coordinata dalla Procura di Cassino.
Un’inchiesta partita in seguito alla denuncia di alcuni minori ospiti della struttura: lamentavano un metodo educativo sopra le righe da parte di uno degli operatori che – stando a quanto ricostruito dagli inquirenti – era solito malmenarli: inoltre tutti i minori, ascoltati in presenza di una psicologa, – dicono sempre i militari – hanno raccontato di essere stati costretti a rimanere seduti su una sedia, anche per ore, a mo’ di punizione.
le testimonianze dei bambini, suffragate dalle immagini delle telecamere interne alla struttura, hanno evidenziato quelli che gli stessi inquirenti ritengono gravi indizi di colpevolezza sul conto dell’uomo, indagato per il reato di “maltrattamenti in famiglia”, con l’aggravante di aver commesso il fatto alla presenza di altri minori.
Alla luce di quanto raccolto il Gip del Tribunale di cassino ha applicato il provvedimento di sospensione per dodici mesi.