Purificare i terreni e creare bioplastica per la produzione di prodotti green: con la piantumazione dei primi semi di canapa industriale è partito ufficialmente il progetto della Green valley di Roccasecca.
Prende il via ufficialmente quella che il sindaco Giuseppe Sacco ha sempre definito la vera “rivoluzione” nell’approccio al governo dello sviluppo locale.
E’ stato seminato sul terreno sperimentale di proprietà del Comune di Roccasecca, in collaborazione con il Cosilam e l’Agricola Happy Hill, 60 kg di Canapa Industriale certificata dal CREA (centro di ricerca difesa e certificazione del Ministero dell’agricoltura). In particolare due cultivar di canapa che storicamente hanno una rispondenza agricola legata a queste zone: Carmagnola CS ed Eletta Campana.
Nel mese di settembre si procederà alla raccolta e quindi alle analisi dei terreni e delle piante per valu-tarne gli effetti fitodepurativi e la quantità di canapulo prodotta.
«E’ iniziata la piantumazione della canapa nella Green valley di Roccasecca – ha spiegato Sacco – Quella che sembrava una sfida impossibile è diventata una partita che ci stiamo giocando e che voglia-mo vincere. Una svolta epocale che può trasformare in realtà un sogno e capovolgere i destini di una terra troppo spesso maltrattata. Questa porzione di territorio della nostra città per troppo tempo è stata associata solamente al problema rifiuti, adesso può diventare il simbolo del riscatto. I semi che sono stati gettati nel terreno faranno germogliare piante che serviranno a purificare la terra, a bonificarla zolla per zolla, allo stesso tempo però diventeranno il combustibile che alimenterà la nascita di un nuovo tipo di sistema produttivo ecosostenibile e innovativo, che ci auguriamo possa avere ricadute anche sull’occupazione. Ci credevano in pochi, pian piano però questa filiera dell’innovazione ha visto aderire tanti altri “sognatori”: dal Cosilam con il Dott. Marco delle Cese in primis che fin da subito è stato il motore di questo progetto ad altri player nazionali. Oggi Roccasecca può diventare la capitale di un di-verso modo di governare i processi di sviluppo territoriale. In pratica, attraverso la canapa si intende avviare un grande progetto che prevede la creazione di una bioplastica da impiegare in diversi settori con annesso il recupero dei terreni agricoli. Un progetto che mette insieme due aspetti: la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile. In questi giorni ho ascoltato tante dichiarazioni in merito al problema del Sin Valle del Sacco – ha concluso Sacco – Da una parte la necessità di tutelare l’ambiente, dall’altra i tempi e la velocità del sistema produttivo. A Roccasecca abbiamo cercato di dare una risposta al quesito su come si tengono insieme ambiente ed industria. Abbiamo indicato una via, quella della produzione di canapa, perché la transizione ecologica è prima di tutto transizione delle idee, l’autentica svolta per questo territorio».