ROMA – 27 NOV – Sindaci sulle barricate, da una parte e dall’altra: quello di Colleferro, Pierluigi Sanna, pronto a salire sul Colosseo o sul tetto del Campidoglio, quello di Paliano che si dice disponibile a proteste eclatanti. Sul fronte opposto il primo cittadino di Roma, Virginia Raggi ed i presidenti dei municipi che sono andati al consiglio regionale, dove si stava svolgendo la riunione sull’emergenza rifiuti: al centro la discarica di Colle Fagiolara, che verrà chiusa il 31 dicembre.
“Chiediamo che la discarica di Colleferro resti operativa fino 2020, ricordo che è autorizzata fino al 2022 ed è ancora capiente. E nel frattempo si lavori al nuovo piano rifiuti: sono due anni che ci dicono che è pronto ma non lo è” queste le parole della Raggi.
Neanche il tempo di mandare in rete le dichiarazioni, che sulla pagina facebook del sindaco di Colleferro arriva la secca replica: “Ancora Insiste”.
“Dopo averci provato con me attraverso Ama – dice Sanna – ora sta provando con il Consiglio Regionale andando lì, durante la seduta, a chiedere la proroga. Confido nel rispetto che il Consiglio Regionale ha del nostro territorio, martoriato da decenni”. “Cara collega – ha sottolineato Sanna -, che bella faccia tosta che hai! Troverai tutta la Valle del Sacco ad aspettare i tuoi camion; suonate pure lo vostre trombe. Noi suoneremo le nostre campane! Sono pronto a salire sul Colosseo o sul tetto del Campidoglio e rimanerci fino a che non finiscono queste dichiarazioni della Raggi”
Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Paliano: “La Raggi si vergogni. Da tempo è a conoscenza della data della chiusura della discarica e nulla ha fatto per creare un’alternativa allo smaltimento dei rifiuti della sua Città fregandosene dei Cittadini della Valle del Sacco. Sono pronto alle azioni più eclatanti. Mentre la Regione avvia la bonifica della Valle del Sacco lei vuole tenere aperta la discarica di Colle Fagiolara, mentre noi realizziamo una raccolta differenziata che sfiora l’80%. lei vuole lasciare la puzza dei rifiuti della sua Città sotto il nostro naso. Ora Basta!”.