«Decarbonizzazione è la parola d’ordine uscita dalla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2024 e la neutralità climatica va raggiunta nel 2050, riducendo così le emissioni nette a zero entro tale data, puntando successivamente a conseguire emissioni negative. Per raggiungere questo obiettivo è necessaria una riduzione interna alla UE delle emissioni nette di gas serra di almeno il 55%, rispetto ai livelli del 1990, entro il 2030. Rispetto agli obiettivi al 2030, i dati del 2023 vedono l’UE al -26% (l’Italia al -29%)».
Lo ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia, in Commissione Ambiente, Aldo Mattia, introducendo il focus organizzato ad Atreju dal titolo “La via italiana per una decarbonizzazione senza deindustrializzazione”.
«E’ facile raggiungere determinati obbiettivi dove c’è scarsa demografia nonché poche e diverse attività produttive. Per questo – ha aggiunto Mattia – credo sia arrivata forse l’ora di cominciare a fare delle riflessioni sull’energia nucleare, per carità nucleare di ultima generazione, nucleare sicuro. In definitiva dobbiamo saper fare attività economiche sostenibile e forse potremmo raggiungere l’obbiettivo che abbiamo sottoscritto alla conferenza di Baku senza distruggere le nostre attività produttive».