ROMA – 23 SET – Dai Prefetti italiani, in quatto nni, è arrivato lo stop a più di 3700 imprese sospettate di infiltrazioni mafiose.
In questo arco di tempo, dal 2016 ad oggi, la crescita delle interdittive è stata del +185%. Lo dicono i dati elaborati da ILsole24ore.
Nello specifico nel Lazio sono state 217 gli stop emessi dei Prefetti.
La voce grossa la fa la Calabria con 909 stop dal 2016 ad oggi. Seconda posizione per la Sicilia e terza per la Campania. In Trentino, nel periodo considerato, gli stop alle imprese sono stati appena due.
Le interdittive, in virtù del Codice Antimafia, sono un strumento di prevenzione che il Prefetto può usare per evitare che la criminalità organizzata possa penetrare nell’economia legale.
Dal 2016 ad oggi – ci ricorda ILSole24Ore – sui 3700 provvedimenti emessi circa duemila hanno riguardato aziende coinvolte in appalti pubblici. Le altre invece hanno riguardato imprese non direttamente collegate con la pubblica amministrazione.
Tutte le imprese oggetto del provvedimento, lo ricordiamo, possono chiedere al Prefetto la revisione dell’interdittiva o ricorre al Tar e consiglio di Stato. Anche se – osserva Ilsole24Ore- la maggior parte dei provvedimenti adottai dai Prefetti sono stati confermati dai giudici amministrativi.