Parla di un atteggiamento altalenante e contraddittorio di Stellantis, la vicepresidente della regione Lazio Ro-berta Angelilli . Questo è il commento all’indomani del tavolo sull’automotive che si è riunito mercoledi al Mi-mit. E che ha lasciato l’amaro in bocca a piu di una istituzione partecipante.
Da una parte, infatti, – scrive Roberta Angelilli, è apprezzabile che Stellantis in ogni tavolo, compreso quello odierno, confermi gli obiettivi condivisi; dall’altra a livello pratico attua il fermo produttivo, determinando una forte incertezza sul territorio, sia tra i lavoratori della multinazionale sia tra le imprese dell’indotto
A questo poi va aggiunto il meno 25% nel primo semestre a livello italiano che rappresenta un netto calo della produzione: un dato di fatto non positivo e incongruente con il target di un milione di autovetture da produrre, con forti ripercussioni in termini di cassa integrazione.
La Regione dunque evidenzia come gli impegni da parte del Governo siano stati rispettati (anche in termini finanziari) ma a questo non corrisponde altrettanta precisione dal gruppo stellantis.
Ed oggi – evidenzia il presidente della regione Francesco Rocca – è necessario fare il punto sull’impianto di Stellantis di Cassino, un fiore all’occhiello dell’industria italiana e un sito strategico per il territorio anche in considerazione dell’indotto economico nel suo complesso.
La Regione resta fiduciosa. Soprattutto perché il ministro Urso ha confermato una fitta agenda di incontri anche nel mese di agosto sia con Stellantis che con altri produttori, per salvaguardare la produttività naziona-le dell’automotive, in particolare la componentistica, con il relativo indotto, investendo non solo sugli incentivi, ma più in generale sui settori strategici. Sarà inoltre fondamentale il confronto con la nuova Commissione europea, a partire dal 25 settembre a Bruxelles, quando il ministro Urso incontrerà tutti i gruppi parlamentari.