ROMA – 17 NOV – Tutto il Lazio , da nord a sud, è stato colpito da questa eccezionale ondata di maltempo. E così il sistema dei consorzi di bonifica è stato messo ed è ancora a dura prova, da Rieti a Latina passando per Viterbo, Roma, Frosinone. Ma nonostante questo tour de force che va avanti da una settimana, il sistema ha retto, talvolta evitando catastrofi, in altri casi attutendone la drammaticità.
Nonostante questo però sono state centinaia le criticità registrate in questa domenica, da ogni parte del territorio laziale. Tanto da indurre la Regione a valutare l’ipotesi di richiedere il riconoscimento della calamità naturale.
Decine dunque gli interventi già eseguiti domenica con l’impiego di uomini e mezzi del sistema dei consorzi di bonifica, anche se il grosso si potrà fare solo nei prossimi giorni, visto che adesso è impraticabile intervenire per via del fango. “Tutte le attività finora messe in campo dai nostri Consorzi – spiega Luciana Selmi, presidente di Anbi Lazio – sono state pianificate e concordate insieme alle Province, ai Comuni, ai Comandi dei Vigili del Fuoco e al Coordinamento regionale della Protezione Civile grazie al continuo scambio di informazioni e grazie alla piena collaborazione operativa”. Fondamentale dunque il coinvolgimento del territorio. per questo, aggiunge Andrea Renna, direttore di Anbi Lazio, nelle prossime ore le realtà locali verranno chiamate al confronto in un vertice con i dirigenti di tutti i Consorzi. Sarà questa occasione per fare il punto sulle conseguenze e per programmare gli interventi di ripristino delle condizioni di massima sicurezza e procedere, come già successo durante l’estate, con le attività di pulizia dei fiumi , dei canali, dei fossati, della vasta rete idrografica regionale per scongiurare i danni, o quantomeno, come è accaduto oggi, per limitarne le disastrose conseguenze, di fronte ad un evento meteorologico dalla portata eccezionale.