Dal viceministro c’è l’ok alla promozione per la stipula di contratti assicurativi contro i danni dal maltempo.
“Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica raccoglie con favore l’indicazione del deputato Mattia circa la promozione dello strumento della stipula dei contratti assicurativi volti alla copertura di eventuali danni ambientali, da includere nell’ambito delle attività ordinariamente svolte per la prevenzione ed il contrasto del danno, nonché in quelle rivolte alla comunicazione istituzionale, che sarà opportunamente valutata nel quadro delle risorse disponibili in sede ministeriale”. Lo ha detto il viceministro dell’Ambiente, Vannia Gava, rispondendo in Commissione Ambiente ad una interrogazione presentata dal deputato di Fratelli d’Italia, Aldo Mattia, sulla necessità di “promuovere , per quanto di competenza, una campagna istituzionale di informazione finalizzata a rendere maggiormente efficace la tutela dell’ambiente mediante la diffusione di una maggiore consapevolezza dell’utilità della stipula dei polizze assicurative a copertura dei danni ambientali”. Per il viceministro “non si può che concordare con quanto indicato dal deputato Mattia, infatti spesso molte aziende hanno un connaturato rischio, più o meno elevato, di incorrere in un danneggiamento durante le varie fasi di svolgimento delle proprie attività imprenditoriali. Le ricadute, seppure nell’ipotesi di una leale e tempestiva azione di localizzazione e delimitazione del danno, impattano necessariamente sull’ambiente, sull’habitat e quindi in ultima analisi sui cittadini, per un periodo di tempo indefinito”. “La materia delle polizze assicurative è complessa e di natura interdisciplinare. Tra le cause della scarsa penetrazione di tale strumento, così come riferito dall’Interrogante, non è solo da considerare la ridotta diffusione in termini di cultura aziendale, ma anche il costo elevato delle polizze assicurative che incide sulla pianificazione finanziaria di un’attività di impresa. D’altro canto, il MASE destina annualmente un’importante quota di risorse per l’avvio o lo svolgimento di attività di messa in sicurezza, bonifica e risanamento dei Siti di Interesse Naturale e dei siti cosiddetti orfani. Analogamente in ambito locale, gli enti territoriali sono spesso investiti del problema delle bonifiche di propria pertinenza. Si deve inoltre considerare il fattore temporale correlato al contenzioso, che inevitabilmente incide sulle attività di messa in sicurezza e bonifica dei siti sottoposti al danno. Si rammenta infatti che il MASE è impegnato per l’individuazione e la quantificazione del danno, e per la determinazione delle responsabilità anche in sede giudiziaria, con il conseguente esercizio delle azioni di risarcimento e di ripristino in sede civile e penale, anche attraverso l’adozione di ordinanze per la riparazione”. Soddisfazione è stata espressa dal deputato Mattia. “Apprezziamo la buona volontà e l’impegno del ministero”.