Non sono rassicuranti le garanzie fornite dalla Regione Lazio a favore degli ex lavoratori della Vertenza Frusinate almeno per quanto riguarda la proroga della mobilità in deroga e le sue prospettive. Lo hanno tenuto a precisare all’unisono i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil ed Ugl che hanno incontrato l’assessore regionale al lavoro Di Berardino. A dire dei sindacati mancano i fondi per estendere il provvedimento fino al 2 Gennaio 2021, le risorse non ci sono perché non ci sono i decreti del Governo che deve anche ripartire i fondi. Si tratta di una doccia gelata per le famiglie di oltre 1000 lavoratori del comprensorio, un dramma sociale che va a sommarsi a quello causato dall’emergenza Covid”. La Regione Lazio ha spiegato di voler stringere, dal prossimo settembre, un “Patto per Frosinone”, mettendo in campo strumenti per le politiche attive e stimolare Comuni e organizzazioni datoriali a porre le basi per creare nuova occupazione e percorsi di inserimento al lavoro. Per Armando Valiani, segretario regionale dell’Ugl Lazio si stratta di un’iniziativa non sembra realizzabile a causa delle difficoltà economiche che vive il territorio ciociaro. Più ottimisti, invece, i segretari Generali di Cgil, Cisl ed Uil Anselmo Briganti, Enrico Capuano e Anita Tarquini. Si augurano che il ministero sblocchi le risorse il prima possibile perché dal 2 luglio i lavoratori non percepiscono nulla. Le parti sociali hanno condiviso la necessità di chiedere al Ministero dello Sviluppo Economico di riaggiornare L’Accordo di Programma già sottoscritto per coinvolgere nuove realtà imprenditoriali e gli Enti Locali , in testa i Comuni, in nuovi percorsi di ricollocazione dei lavoratori nel bacino della mobilità in deroga e ancora esclusi da prospettive occupazionali nonché verificare la sussistenza di nuovi asset per lo sviluppo industriale del territorio.