È un operaio di Villa Santo Stefano, il 60enne Vincenzo Torella, la vittima dell’infortunio avvenuto lunedì mattina a Roma in un cantiere edìle in Via Ludovisi.
L’operaio è rimasto schiacciato da un macchinario mentre lavorava all’interno di un palazzo.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che, inutilmente, hanno provato a rianimarlo e i carabinieri della stazione di Roma via Vittorio Veneto e della compagnia di Roma Centro.
La procura di Roma ha aperto un’inchiesta sulla morte dell’operaio. Nel fascicolo si procede per l’ipotesi di omicidio colposo contro ignoti. È stata disposta l’autopsia sul corpo dell’operaio ciociaro. L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo nella quale si procede per omicidio colposo contro ignoti, dovrà verificare il rispetto delle misure per la sicurezza nel cantiere e la formazione sul lavoro. Gli accertamenti puntano anche ad accertare chi stesse manovrando il macchinario che ha schiacciato l’operaio.
Vincenzo Torella aveva compiuto 60anni a giugno. Lui e la sua famiglia erano molti conosciuti in pae-se. Lascia la moglie che lavora part-time in Comune, e due figlie. Una di loro vive in città, l’altra insegna in una scuola a Roma: a poche centinaia di metri dal luogo dove ha perso la vita il padre.
Sgomento in città: il sindaco di Villa Santo Stefano, Giovanni Iorio, si dice attonito. «È stato un risve-glio amaro» ha detto il primo cittadino ancora incredulo per una tragedia che ha colpito tutto il paese. Il sinda-co definisce Vincenzo Torella come un uomo buono e silenzioso e come un gran lavoratore.