Braccianti sfruttati nei campi agricoli pontini, sottopagati e senza nemmeno un bagno dove espletare i propri bisogni.
Con queste ipotesi 16 persone sono indagate dalla Procura di Latina. È’ stato loro notificato l’avviso di conclusione indagini.
L’accusa per loro è di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. L’inchiesta, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo, del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Latina, è partita nel 2019 dopo il tentato incendio alla sede del Parco del Circeo a Sabaudia.
Episodio a cui le 16 persone indagate sono, comunque, estranee.
Da quelle indagini però – secondo la Procura di Latina- sono emersi elementi per ritenere che gli indagati, tra imprenditori agricoli ed operai, dal 2019 e sino ad almeno il dicembre 2020, in concorso tra loro, abbiano sfruttato i lavoratori, approfittando del loro stato di bisogno.
In che modo ? Secondo la Procura pagandoli una miseria, facendoli lavorare più ore del dovuto, violando i periodi di riposo e le norme in materia di sicurezza. Secondo le accuse i lavoratori non potevano usufruire dei bagni, nè di luoghi dove cambiarsi. Non potevano disporre nemmeno di rubinetti e docce e ne’ di luoghi dove mangiare.
Secondo le ipotesi della Procura i lavoratori venivano, di fatto, costretti a lavorare anche sotto la pioggia, trasportati in sovrannumero sul luogo di lavoro con mezzi spesso soggetti a guasti che ne pregiudicavano anche la sicurezza ed erano alloggiati in strutture fatiscenti.
Ora le difese hanno 20 giorni di tempo per presentare memorie scritte o chiedere di essere interrogati per chiedere la propria posizione. Dopodiché la procura potrà eventualmente chiedere al Gup il rinvio a giudizio o l’archiviazione.