Politica, mondo del commercio e dello sport di Sabaudia scrivono a Conte: chiedono un dialogo costruttivo che porti a rivedere alcune misure contenute nell’ultimo Dpcm.
Bisogna differenziare – si scrive nella lettera – i provvedimenti per quelle zone attualmente considerabili “meno critiche”.
In particolare in quei centri urbani più piccoli e a bassa densità di popolazione come Sabaudia, in cui di inverno c’è poco movimento, si potrebbero chiudere le attività ristorative alle 23 con il divieto di spostamento da quell’ora fino alle 5 del mattino: oppure alle 21 in caso di incremento dei contagi, sempre garantendo asporto e consegna a domicilio. Anche perchè – si specifica nella lettera – il problema contagio non è ravvisabile nel settore della ristorazione, considerate le misure anti-covid che vengono già attuate.
Ma sarebbe opportuna anche una deroga per palestre e centri sportivi con la possibilità, ad esempio, di pratica individuale delle diverse discipline osservando tutte le norme previste , garantendo cosi anche la possibilità di allenamento anche per quelle che prevedono il contato fisico.
Cosi il comparto della ristorazione e le associazioni sportive potrebbero arginare le perdite scongiurando uno stop definito delle varie attività.