Un’indagine che parte da Salerno e arriva fino alle porte di Roma, passando attraverso la Ciociaria.
I carabinieri della compagnia di Sala Consilina hanno arrestato 4 cittadini di etnia rom, pluripregiudicati, domiciliati presso il campo nomadi di Arzano, in provincia di Napoli, e ritenuti responsabili, a vario titolo, di furti aggravati ai danni di capannoni industriali in tutto il territorio nazionale. Altre tre persone sono state denunciate.
Sono 29 gli episodi contestati: tra questi ci sono anche alcuni colpi avvenuti nelle aree industriali di Frosinone, Ferentino, Anagni e Colleferro.
Uno dei destinatari della custodia cautelare, considerato il capo del campo nomadi di Arzano, detenuto nel carcere di Avellino, era evaso durante i disordini della ‘rivolta del carcere di Foggia’ del marzo scorso, e successivamente catturato.
La banda ha agito – secondo gli inquirenti – anche tra le province di Salerno, Terni e Potenza rubando attrezzi da lavoro, pneumatici, matasse di rame, generi alimentari pregiati e materiale informatico, del valore complessivo di circa 300.000 euro. I carabinieri hanno recuperato e restituito ai legittimi proprietari 18 veicoli illecitamente sottratti, per un valore di circa 150.000 euro. Nel corso delle indagini sono stati arrestati in flagranza di reato 6 soggetti, tra cui un catturando.
L’indagine è stata avviata nell’inverno 2019 dai carabinieri di Sala Consilina.
Il gruppo – ipotizzano gli inquirenti – agiva sempre di notte. Venivano individuati capannoni di zone industriali a ridosso delle autostrade A1 “del Sole” e A2 “del Mediterraneo” – utilizzate come agili e veloci vie di fuga.
I malviventi scardinavano le serrande dei capannoni con autovetture, usate come arieti, o utilizzando flex portatili. Caricavano la refurtiva a bordo di veicoli industriali e automezzi rubati sul posto e fuggivano lungo l’autostrada.