Lo abbiamo conosciuto un anno fa ad Isola del Liri quando ci raccontò del suo legame stretto con la provincia di Frosinone dove partì sul finire degli anni ’50 la sua carriera da insegnante d’arte e dove tornava, più adulto, per trovare serenità ed ispirazione, utili a firmare i più grandi capolavori di scenografia internazionale. E’ di Gaetano Castelli anche l’edizione 2023 del Festival di Sanremo, la sua 21esima, che firma con la figlia Maria Chiara.
Insieme hanno riprodotto un cielo speciale, quasi a voler suggerire il ritorno a riveder le stelle: dopo l’edizione 2021 passata alla storia per un teatro completamente vuoto per via della pandemia. Poi quella 2022 caratterizzata dalle mascherine e finalmente quella 2023 in cui si torna a rivedere la luce, incastonata in una scenografia larga ventuno metri e alta fino a undici che avrà specchi segreti ed una sommità mobile, oltre a sei km di led dinamici.
Gaetano Castelli pittore, scenografo, oggi 85enne, eppure ha mosso i suoi primi passi in ciociaria. E mentre impartiva lezioni a Villa Santo Stefano, costruiva la carriera da artista a tutto tondo, che gli ha permesso di entrare nell’empireo delle figure più rappresentative dell’Italia nel mondo.