Avevano nella loro disponibilità un vero e proprio tesoro in reperti archeologici. Decine di pezzi di grande pregio artistico e storico, risalenti ad un ampio periodo compreso tra il secondo secolo avanti cristo ed il settimo dopo Cristo. Le opere sono state recuperate tra Segni ed Anagni dai finanzieri del comando provinciale di Roma. Due persone, residenti nella città dei Papi, sono state denunciate.
L’operazione è scattata durante un controllo di natura fiscale ai danni di un agriturismo di Segni. E’ qui che i finanzieri di Colleferro hanno trovato e sequestrato i primi pezzi: alcuni mortai in calcare, un capitello in travertino, un’ara funeraria romana in marmo, una vasca in pietra, colonnine ed una cornice in tufo. I responsabili sono quindi stati denunciati e ciò ha dato il la alla perquisizione nell’abitazione e in altre proprietà degli indagati.
I militari si sono quindi spostati ad Anagni, dove vivono i due denunciati, ma anche in un magazzino nella città di Segni, dove hanno trovato altri reperti. Anche qui colonne, capitelli, brocche, lucerne, ma anche statue votive, tutti risalenti ad epoca romana. I beni sono tutti autentici, come attestato da un esperto del museo di Colleferro e proprio a quest’ultimo sono stati affidati in custodia.
Il prossimo passo sarà quello della classificazione e dell’assegnazione definitiva, per far così partire il restauro e l’esposizione al pubblico. Operazioni queste di cui si occuperà la Soprintendenza Archeologica belle arti e paesaggio.