Sora – 08 ott – Ad agosto del 2009 era andata in pensione dopo anni ed anni di onorato servizio da bidella in una scuola di Frosinone. Dal mese successivo ha iniziato così a percepire la pensione. Ma sul suo conto, ogni mese, continuava ad essere accreditato anche lo stipendio. Dopo 8 anni di doppi pagamenti mensili, nel 2017 la signora è deceduta. Ma sul suo conto, ogni 30 giorni, arrivavano comunque soldi. Quelli della pensione e dello stipendio come se la donna, deceduta, prestasse ancora servizio a scuola.
Nel 2018 però qualcosa ha smosso la situazione. Un familiare della signora, usando i suoi documenti, ha chiesto e ottenuto il trasferimento del conto corrente della defunta e del relativo saldo, presso un altro ufficio postale. Una volta fatta la manovra, con la compiacenza del direttore delle poste – hanno ricostruito gli inquirenti – il conto è stato prosciugato un po’ per volta, per un totale di 84.900 euro prelevate da due persone, già note alle forze dell’ordine, utilizzando assegni con la falsa firma di traenza della defunta
Movimenti questi che non sono passati inosservati alla guardia di Finanza di Frosinone che ha iniziato ad indagare, scoprendo l’artificio.
La retribuzione non spettante erogata alla ex collaboratrice scolastica nel da agosto 2009 a novembre 2018, per un totale di € 162.154, dovrà essere restituita dagli eredi. Mentre 4 familiari della donna sono stati denunciati dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Sora ritenuti a vario titolo responsabili di truffa, abuso ed omissione di atti d’ufficio. I quattro sono stati anche segnalati all’Autorità Giudiziaria contabile con l’accusa di danno erariale.