Sora – Spaccio in piazza Santa Restituta, arrestato 19enne

A soli 19 anni era il capo indiscusso di un sodalizio criminale che gestiva lo spaccio di droga in piazza Santa Restituta a Sora.
È l’ipotesi investigativa che ha portato gli agenti del Commissariato della città volsca, coadiuvati dai colleghi della Squadra Mobile, ad arrestare un giovane egiziano.
Il provvedimento è stato messo dal GIP del Tribunale di Cassino su richiesta della Procura. L’indagine prende le mosse da uno scontro, sul finire del 2022, tra due fazioni, entrambe straniere, per il controllo di quella piazza di spaccio.
Una guerra in cui spicca un episodio. Una rissa con lancio di bottiglie tra i due gruppi che rischiò di coinvolgere anche i cittadini presenti in quel momento.
Una guerra di potere vinta dalla fazione degli egiziani che da qual momento – ipotizzano gli inquirenti – ha marcato il territorio anche con una scritta in arabo, realizzata nel luogo abituale di spaccio con l’intonaco che si era staccato dalla vicina chiesa, e che recitava: “ Qui comandiamo noi”.
Secondo gli agenti del Commissariato il 19enne egiziano si occupava di reperire la droga, sopratutto hashish, per fornirlo ai suoi collaboratori che poi la vendevano a vari clienti, giovanissimi e non solo, nella zona di piazza Santa Restituta.
Il 19enne – dice ancora l’accusa – stabiliva i ruoli dei suoi sodali e aveva rapporti con i clienti. Se era necessario intervenire in prima persona con condotte estorsive – ipotizza la polizia – lui lo faceva.
Gli vengono contestati i reati di associazione a delinquere, furto, rapina, estorsione, lesioni, ricettazione, oltre che spaccio. Alla luce degli indizi emersi il provvedimento del gip di Cassino prevede un’ ulteriore misura a carico del 19enne. L’obbligo di dimora nella sua abitazione di residenza quando cesserà la custodia cautelare in carcere.
Il 19enne, già arrestato nel novembre 2022 in quanto trovato in possesso di una grande quantità di droga, è stato portato in carcere a Cassino,
Le indagini degli agenti del Commissariato- coordinate dalla Procura di Cassino- vanno avanti. Sono al vaglio le posizioni di altri 9 soggetti, otto stranieri e una ragazza italiana, ritenuti coinvolti in questa vicenda.