Continua l’offensiva dei carabinieri contro i furti e, dopo l’arresto di un 20enne di lunedì notte, ci sono nuovi sviluppi. Il 20enne di Rocca D’Arce finito in manette per il furto di un’auto, secondo i militari è anche l’autore di due rapine, che erano state commesse a Sora nella serata del 6 dicembre. La prima effettuata da due giovani armati di coltello e pistola che, entrati all’interno di uno studio grafico, avevano intimato al titolare la consegna di soldi e del telefono cellulare, colpo fallito perché la vittima li ha messi in fuga.
Subito dopo i due hanno fatto visita nel laboratorio di un sarto di origini pakistane e, sempre minacciandolo con le armi, gli avevano portato via il telefono cellulare. Anche in questo caso il colpo è fallito ma in parte. Ma i due sono riusciti a portare via il cellulare del sarto.
Dopo l’arresto del 20enne i carabinieri, proseguendo le indagini, avevano trovato una scacciacani proprio nel luogo dove il giovane era stato fermato a bordo dell’auto rubata, in via Torino a Sora. La scacciacani, una replica perfetta di una Glock 17, priva di tappo rosso e funzionante anche se inoffensiva, secondo i militari era stata utilizzata nel corso delle due rapine. Così mentre il giovane veniva portato a Cassino per la convalida dell’arresto, i carabinieri hanno continuato negli accertamenti cercando di individuare chi potesse essere il complice. I militari effettuando controlli più approfonditi, hanno inoltre scoperto che nei giorni scorsi il 20enne era stato fermato a Napoli, nel quartiere di Secondigliano, dove si era recato con l’auto rubata al padre insieme con un 17enne, anch’egli italiano ed originario di Rocca d’Arce. Il ragazzo, rintracciato a Cassino, è stato perquisito e trovato in possesso di un coltello a serramanico, di un telefono cellulare e di pochi euro.
Il minore ed il 20enne sono stati riconosciuti dalle vittime. Inoltre il cellulare in possesso del giovane era del sarto pakistano. I carabinieri hanno poi scoperto anche il luogo dove i due si rifugiavano, si tratta di un’abitazione nel sorano all’interno della quale sono stati trovati anche gli abiti usati per le rapine. Per entrambi è scattata la denuncia. Non finisce qui il lavoro delle forze dell’ordine che non escludono che i due siano responsabili anche di altri furti e rapine.