FROSINONE – 27 DIC – Altri 14 arresti in Spagna ed un filone d’indagine aperto dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato Italiana sotto l’egida dell’Europol. E’ quanto rimbalza nella nostra nazione dalla stampa iberica ed in particolare dal quotidiano El Paìs nell’ambito dell’inchiesta “Oikos” sul calcioscommesse. Una vicenda esplosa la scorsa primavera nella quale veniva chiamato in causa direttamente il Frosinone. Nello specifico sono state riportate intercettazioni e trascrizioni in cui si parlava chiaramente della gara tra Frosinone e Cagliari giocata lo scorso venti di aprile in Sardegna.
Una gara che le carte delle inchieste definiscono “aggiustata” secondo gli inquirenti iberici, dal sodalizio criminale formato dagli ex calciatori Carlos Aranda e Raul Bravo e l’italiano Mattia Mariotti, trait d’union tra l’organizzazione ed il titolare di una sala scommesse di Tivoli alla quale si rivolgevano anche giocatori di Serie A secondo le accuse. Nelle intercettazioni si parlava di presunti accordi presi dall’italiano con alcune persone legate al club ciociaro: un match che fece segnare un flusso anomalo di scommesse, tanto da finire nel mirino della polizia.
“La notizia di oggi è che anche la Polizia di Stato italiana insieme all’Antimafia hanno deciso di avviare un’inchiesta su Cagliari-Frosinone”, riferisce David Alvarez, che insieme a Oscar Lopez Fonseca ha firmato l’articolo su El Pais. Secondo le indiscrezioni che filtrano dalla Spagna ci sarebbero anche altre gare della Serie A sotto esame. A fine giugno, dopo le indiscrezioni di stampa su Cagliari-Frosinone venne aperta un’inchiesta dalla Procura Federale.
Sia Frosinone che Cagliari si sono sempre dichiarati estranei alla vicenda, ma se per i sardi non c’è alcun riferimento, la posizione del Frosinone almeno secondo le carte dell’accusa in mano al giornale sarebbe ben diversa. Si parla di non meglio specificati tesserati del Frosinone in contatto con Mariotti ed uno in particolare, che avrebbe avuto dei debiti con l’allibratore che teneva le giocate e permetteva di parlare direttamente con i giocatori. E poi sono state anche gettate ombre sulle modalità con le quali il gol del Cagliari arrivò: un fallo definito maldestro di Zampano da cui scaturì il rigore con cui Joao Pedro segnò il vantaggio. Gol arrivato con uno strano tempismo, sempre secondo le accuse, rispetto a scommesse ordinate da alcuni degli indagati.
Lo scorso giugno il Frosinone respingendo ogni accusa e sottolineando la distanza da tali fenomeni contrari alla propria etica, offrì anche la massima collaborazione agli inquirenti nella nota che venne pubblicata: “l’accostamento, – si legge – ancorché generico, privo di specifici riferimenti a tesserati, gare e modalità, a fenomeni di illeciti sportivi non può che determinare, da un lato, la più forte dissociazione possibile e netta presa di distanze, dall’altro la massima disponibilità e collaborazione, ove richiesta, nei confronti delle autorità procedenti”.