Terracina è maglia nera per il consumo di suolo: la percentua-le, pari al 12,12 per cento, è quasi doppia rispetto a quella nazionale.
L’allarme lo lancia Legambiente sulla base dei dati Ispra.
Terracina – evidenzia ancora il presidente locale dell’as-sociazione, Anna Giannetti – ha consumato dal 2006 una esten-sione di suolo prezioso pari a ben 2319 campi di calcio e nell’ultimo anno ha ulteriormente cementificato una estensione pari ad altri 5 campi, trasformando campi e boschi in piazzali, strade e capannoni, impianti industriali, inutili lottizzazioni residenziali visto il decrescere del numero degli abitanti. Per Legambiente anche nel 2024 continua senza sosta l’aggressione di quello che viene definito “il partito trasversale del cemento”. Da anni – accusa ancora Legambiente – assistiamo a Terra-cina, una città che dovrebbe invece invertire la rotta per veni-re incontro alle istanze del nuovo turismo sostenibile, a vere e proprie colate di cemento, spesso anche abusive, soprattutto con riferimento alle preziose aree costiere ma anche collinari e a-gricole e alla costruzione di ecomostri residenziali, capannoni industriali e commerciali e enormi parchi solari, con scempi pa-esaggistici che minano qualsiasi nuovo sviluppo in senso turi-stico.