Celle allagate e telecamere distrutte nel carcere di Velletri per protesta. A denunciarlo sono i sidnacati.
I fatti sono accaduti venerdì pomeriggio quando i detenuti – evidenzia il segretario della Cisl Federazione Nazionale Sicurezza, Massimo Costantino – non sono rientrati in cella creando il caos.
Un detenuto – sottolinea anche un altro sindacato, l’Uspp – per motivi di salute reclamava assistenza immediatamente ricevuta dai sanitari presenti: nella sezione dove si trovava, composta da stranieri della sua stessa nazionalità, è stato inscenato un atto di protesta allagando le celle e distruggendo alcune apparecchiature destinate alla vigilanza della sezione, per non essere ripresi.
La situazione è rientrata dopo un’ora grazie all’intervento della Penitenziaria e del Comandante del Reparto.
Un episodio che riaccende per l’ennesima volta le polemiche sullo stato degli istituti penitenziari nel Lazio. E quello di Velletri dove il sovraffollamento continua a farla da padrone e dove la carenza degli agenti della Penitenziaria si fa sentire.
Per i sindacati la situazione del carcere di Velletri mette in luce le profonde falle del sistema detentivo italiano e la necessità di azioni immediate.
Le organizzazioni tornano a chiedere interventi certi e veloci da parte delle istituzioni per arginare delle problematiche che riguardano un po’ tutti gli istituti penitenziari del Lazio.