Telefonini, chiavette fire-stick Amazon prime, ma anche playstation e droga: è quanto rinvenuto nelle celle del carcere di Velletri a disposizione di alcuni detenuti.
E’ quanto denuncia il sindacato Uspp che chiede alle istituzione preposte di intervenire su due fronti.
Da una parte migliorando le condizioni di vivibilità nei penitenziari, affollati oltre modo e carenti di personale di polizia penitenziaria, dall’altra però di limitare il materiale consentito ai detenuti.
La richiesta arriva da Daniele Nicastrini, segretario regionale USPP Lazio all’indomani del ritrovamento di
all’interno delle celle degli oltre 600 detenuti presenti a Velletri rispetto ad una capienza di 410 posti previsti.
All’interno delle stanze detentive, con spazi ridotti per un massimo di due detenuti per stanza possono detene-re abbigliamenti, alimenti come casse d’acqua, bibite analcoliche a quantità anche superiore al consentito, im-pedendo ogni possibilità di ispezione se non con specifiche attività di controllo preventivo impegnando più uomini della Polizia Penitenziaria, fa sapere il sindacato.
Quindi da una parte inasprire le regole per i detenuti, dall’altra – chiede il sindacato – rendere dignitosa la giornata lavorativa agli agenti di polizia penitenziaria, costretti troppo spesso a turni talvolta massacranti.