VILLA LATINA – 11 NOV – Per 12 mesi non potrà esercitare la professione, sospeso dall’esercizio del pubblico ufficio per un anno il dirigente dell’ufficio tecnico comunale di Villa Latina come disposto dal tribunale del riesame di Roma.
Il funzionario 58enne, è stato indagato insieme ad un 52enne, segretario comunale di Villa Latina, per i reati di peculato ed induzione indebita a dare o promettere un’utilità. Secondo le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Cassino ed i finanzieri del gruppo della città martire, in occasione della procedura di concessione di loculi cimiteriali, i due si sarebbero fatti consegnare da alcuni cittadini somme di denaro, attestando falsamente – secondo l e accuse – che le stesse erano dovute a titolo di imposte. In diversi casi, peraltro, il loculo non sarebbe stato nemmeno formalmente assegnato ai richiedenti.
Secondo il quadro investigativo di carabinieri e finanza sono almeno 16 gli episodi in cui, nell’ipotesi dell’accusa, si è concretizzato il reato di peculato. Solo uno di questi viene addebitato al segretario. L’indagine condotta dagli uomini del capitano Scolaro e del tenente colonnello Rapuano è partita nel luglio del 2018: sotto il coordinamento del sostituto procuratore Alfredo Mattei della Procura di Cassino, sono stati ascoltati tanti cittadini e alla fine è venuto fuori un quadro che ha portato gli inquirenti a formalizzare le accuse.