Sono giorni difficili, delicati per i lavoratori della cartiera Reno De Medici di Villa Santa Lucia.
Dopo lo stop produttivo iniziato venerdì i sindacati non vogliono perdere tempo.
Cgil, Cisl e Uil, e le loro organizzazioni di categoria, hanno chiesto una convocazione urgente al Prefetto con tutti gli attori in causa in questa vicenda.
Bisogna scongiurare un nuovo salasso occupazionale: in ballo – sottolinea con forza il segretario della Fistel Cisl, Pasquale Legnante – il futuro di 300 persone, considerando i 164 dipendenti della Reno ma anche quelli dell’indotto, dopo il sequestro preventivo del depuratore consortile del Depuratore di Villa Santa Lucia dove confluiscono anche i reflui della Reno.
Nelle scorse ore, intanto, il Gip del Tribunale di Cassino aveva concesso la facoltà d’uso dell’impianto alle aziende del territorio, eccezion fatta proprio per la Reno che scaricava in deroga alle conformità di legge.
Cgil, Cisl, Uil non nascondono la loro preoccupazione per una vicenda che rischia di avere ricadute pesantissime sul territorio visto che il gruppo della Reno ha sospeso tutti gli investimenti sul sito cassinate. Da qui la richiesta di un tavolo urgente in Prefettura, con l’ assessorato regionale al lavoro, Cosilam, la società A%A che gestisce il depuratore, e proprietà della Reno, per individuare una soluzione tempestiva che tenga conto delle tutela ambientale e occupazionale.